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Come creare un’infografica?

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Stai pensando di dare vita ad un’infografica? Se la risposta è sì, sicuramente saprai che è necessario studiare un progetto accurato e che a volte può essere utile l’aiuto di un grafico. Se il tuo iter è differente da questo allora fermati un secondo e leggi questo post. Ciò che ti consigliamo è seguire una scaletta: definisci l’obiettivo e il pubblico di riferimento; pianifica tone of voice e progetto grafico; raccogli le fonti necessarie; scegli le più importanti e crea un percorso visuale; crea la struttura del contenuto; gestisci il piano editoriale per distribuire l’infografica. Puoi utilizzare tool gratuiti come Canva? Sì, ma sicuramente farti aiutare da un esperto del settore ti porterà ad un risultato migliore.

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Come si usano gli hashtag?

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Come, dove e quanti hashtag utilizzi? Immancabili su Twitter e Instagram…Facebook? No grazie. O meglio, studi effettuati dimostrano che usare hashtag provoca una diminuzione delle interazioni. In pratica si tratta dell’effetto opposto che si verifica su Instagram, dove più hashtag usi (pertinenti al post) e meglio è. In linea generale, per Facebook, si consiglia di usare al massimo 2 hashtag a scelta relativamente all’argomento trattato. I brand sono soliti utilizzare gli hashtag per “etichettare” le pubblicazioni a seconda dell’argomento o della categoria esposta. E voi? Come, dove e quando utilizzate gli hashtag?

Instagram business

Come migliorare il tuo profilo business di Instagram

Instagram business

 

Il profilo business di Instagram non fa i numeri che ti aspettavi? Ricorrere ai bot non migliorerà di certo la situazione, anzi. Acquisire follower su Instagram vuol dire attirare, ma soprattutto mantenere, la curiosità di un utente. Chi ti segue vuol dire che è realmente interessato a ciò che scrivi e a ciò che mostri, spesso fino al punto di raggiungere anche un buon livello di interazione grazie a commenti e addirittura messaggi. Cura la tua bio, trova il giusto equilibrio tra ironia e informazione. Non è facile, lo so. Cura la tua gallery, scegli scatti di buona qualità e uniforma il tuo feed utilizzando il tuo filtro personalizzato (anche l’occhio vuole la sua parte). Stila un piano di storytelling, sii vero ed autentico. E infine…storie, storie e ancora storia, se invece sei particolarmente social le dirette sono un attimo strumento per fidelizzare e empatizzare con i tuoi follower. Con questi piccoli accorgimenti ti assicuro che i numeri saliranno

I 4 punti fondamentali per scrivere un articolo efficace


1. Titolo (e sottotitolo): devi conquistare il lettore, dunque è fondamentale scegliere le parole giuste per catturare l’attenzione e riassumere in poche battute l’argomento che tratterai.
2. Introduzione: senza dubbio è il momento in cui il lettore concentra il massimo della sua attenzione. Qui inserirai i contenuti focali, ma non solo, dovrai impegnarti per mantenere alta l’attenzione dell’utente per motivarlo a proseguire nella lettura.
3. Svolgimento: Qui puoi dare sfogo alle tue doti di oratore, approfondendo ciò che hai anticipato nell’introduzione. Ricorda sempre che vale la regola “parla come mangi”, utilizza il linguaggio specifico nelle giuste dosi, non tutti sono addetti ai lavori e dunque potrebbero non comprendere appieno ciò che stai esponendo.
4. Conclusione e CTA (Call to action): altro picco di attenzione, non tralasciare questa parte, anzi, includi anche un link per invitare all’azione il pubblico

Google Search Console: grandi notizie!

Grandi notizie! Google Search Console comincerà a segnalare le pagine web dal caricamento lento. Ad oggi che la navigazione viene effettuata per la maggior parte da mobile è essenziale che le pagine web siano responsive e anche rapide da caricare. Al contrario, se così non fosse, molti utenti, scoraggiati dai lunghi tempi di caricamento, lascerebbero il sito web per passare oltre. Con la nuova funzione, invece, una notifica segnalerà la pagina da ottimizzare, inoltre sarà possibile fare un’analisi delle singole problematiche. Una grande mano per tutti i webmaster e SEO

Scopri le novità di whatsapp!

Tra le nuove funzionalità di Whatsapp pare che ci sarà la possibilità di collegare l’account direttamente a Instagram e Facebook.
Basterà accedere alla sezione “Impostazioni” del social network per rendere effettivo questo collegamento. Una mossa abbastanza sensata da parte di Facebook, che da mesi sta cercando di aggiungere qualcosa di nuovo sull’App di messaggistica. Ma, a quanto pare, questa funzione potrebbe anche facilitare il recupero delle credenziali di Instagram attraverso Whatsapp e permettere poi la condivisione degli stati dell’App attraverso Instagram stesso. Insomma, come tutte le applicazioni legate al colosso di Zuckerberg, anche Whatsapp sarà presto legata a Instagram e Facebook.
(fonte: studio samo)

Quali saranno i pilastri di Instagram per il 2019?

1. Come dice il caro Montemagno “Il feed è morto”. Punta tutto sulle stories. Sono il mezzo più efficace per misurare l’interesse dei tuoi follower, anche tramite sondaggi. L’interazione è più semplice e inoltre hai la possibilità di renderle fruibili anche oltre le 24 ore canoniche, utilizzando lo spazio dedicato alle storie in evidenza.
2. Influencer marketing. Altrimenti conosciuto come “sponsorizzazione”. Per quanto venga criticato da molti, la collaborazione tra brand ed influencer è un efficace strumento di crescita per entrambe le parti. Inoltre Instagram dà la possibilità di comunicare in automatico se tratta di un post sponsorizzato o se contiene promozione di prodotti, per una questione di trasparenza. Tra l’altro, a seguito di una polemica, da inizio 2018 vige l’obbligo di utilizzare hashtag come #ad o #adv in caso di sponsorizzazioni.
3. Social selling. Instagram ha da qualche tempo messo a disposizione degli utenti la funzione “vetrina” attraverso cui è possibile commercializzare i propri prodotti. Una sorta di shop online a portata di mano. Lo storytelling naturalmente non passa in secondo piano, anzi, resta una componente fondamentale, che caratterizza questa nuova opportunità di vendita.
4. IGTV. Guerra aperta contro Youtube. Tutti lo abbiamo pensato non appena è stato ufficializzato il lancio della Tv di Instagram. Perché non sfruttare questa risorsa? Molti brand ne stanno già approfittando, ma attenzione: mai andare a braccio. Crea il tuo piano editoriale e posta i tuoi video in verticale cercando di conferire un valore aggiunto ai contenuti che posti già regolarmente!
Cosa ne pensate? Nel 2019 avremo altre sorprese secondo voi?
(fonte: studio samo)

Comunicazione = Contenuto

Siamo esperti di comunicazione? Sì. Conosciamo il mondo delle macchine da stampa? No. E ora come produciamo contenuti interessanti ed efficaci? Semplice, entriamo nel mondo del nostro cliente. Ed è quello che abbiamo fatto nel caso di Copysystem. I nostri meeting sono caratterizzati dallo scambio reciproco di informazioni, mentre noi forniamo consigli utili relativi al social marketing, i nostri referenti ci trasmettono nozioni fondamentali del mestiere. Un vero e proprio lavoro a “quattro mani” (più qualche altro paio ?) fondamentale per dare vita alla strategia comunicativa vincente.

facebook portal

Facebook Portal

Con un taglio da 10 o 15 pollici, e prezzi da 199 dollari, l’accessorio si pone come prima di tutto quale oggetto di design casalingo. Collegato con Messenger, la sua videocamera anteriore è capace di riprodurre gli effetti di realtà aumentata. Portal arriverà entro ottobre negli Stati Uniti e, per ora, solo di là. Il prezzo è invitante: 199 o 359 dollari, molto meno degli attuali speaker connessi e intelligent

aci mi piaci

Aci, mi piaci!

Oggi inizia ufficialmente la nuova campagna marketing “ACI, mi piaci!” che abbiamo creato per ACI (Automobile Club d’Italia) di Ravenna.
 Col cliente abbiamo identificato prima di tutto la buyer persona e cioè il target di riferimento che ACI Ravenna vuole raggiungere: giovani sui 30 anni che hanno già un’indipendenza economica e che storicamente (generalmente) non sono clienti ACI.
 Successivamente abbiamo creato uno storytelling adatto al coinvolgimento del target. Per fare questo ci siamo avvalsi di due attori che in tutto e per tutto possono rappresentare il nostro pubblico di riferimento.
 I canali su cui comunicheremo in prima istanza sono Instagram e Facebook, nei quali abbiamo creato le pagine aziendali che erano assenti.
 Per misurare le interazioni di coloro che sono interessati, stiamo provvedendo a costruire un mini sito cosi da fare re-marketing sui potenziali navigatori interessati ai servizi ACI.
 A cappello di tutto questo, lanceremo delle Facebook ADV che si baseranno sulla visualizzazione a basso costo di video promozionali sui quali, poi faremo attività di re-marketing per cercare di fare lead generation.
 Obiettivo finale: fatturare e vendere tessere ACI?… oltre che ovviamente avvicinare di più il brand ACI a nuovi target di consumo

E il tutto inizia con ACI, mi piaci!